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Dopo mezzo secolo di pratica terapeutica con i bambini, Anne Alvarez può dire: "Amo la psicoanalisi anche per la non secondaria ragione che funziona". Ma funziona se il terapeuta è capace di imparare dai pazienti, se è in grado di cercare sempre nuove strade per comunicare con loro, anche strade che possono differire da quelle 'classiche'. Solo molto dopo averli trovati Alvarez è stata in grado di inquadrare quei nuovi modi per raggiungere i pazienti in uno schema più ampio, dove gli interventi dello psicoanalista si dispongono su una dimensione continua che varia direttamente col variare della capacità di introiezione del paziente, consentendo al terapeuta di modulare la sua azione clinica a seconda delle possibilità reali che ha il paziente di riceverla. Su questo continuum l'autrice propone di evidenziare tre punti di riferimento cruciali per la riuscita della comunicazione, un livello esplicativo (perché), uno descrittivo (che cosa), e uno intensificato, o 'vitalizzante', che consiste in ciò che Alvarez ha denominato un 'richiamo', cioè un'insistenza attiva nel richiamare l'attenzione del paziente su un significato ("Ehi!"). Essenziale è saper riconoscere il livello al quale operare per produrre un vero risultato terapeutico, e soprattutto non considerare nessuno dei tre livelli più o meno legittimo ('ortodosso') di un altro. L'approfondimento di ciascun livello è il contenuto delle tre parti in cui si articola il libro.